Castelvetrano è nota come la Città degli Ulivi e dei Templi per l’importante coltivazione di ulivi, della varietà Nocellara del Belice, e la presenza dei templi di Selinunte, antica città greca dell’Ottavo secolo avanti Cristo.
Proprio qui Fabio Alessi, Antonella Angileri, Eleonora Cammarata e Giovanni Gentile sono il cuore pulsante di una azienda agricola con oliveti, seminativi, ortaggi, alberi da frutto.
In questo contesto loro hanno creato un Glamping dunque un campeggio di lusso con tende arredate e distanziate dai filari di alberi, il Nuvolive.
“La storia – racconta Eleonora Cammarata, la più giovane del gruppo che ha un’età media di 40 anni – è nata per caso, durante una cena in cui cercavano di variegare l’azienda. All’inizio i problemi non sono stati pochi ma non ci siamo arresi neanche quando a causa di vuoti normativi e regolamentari abbiamo dovuto superare degli ostacoli“.
“Il nostro Glamping Nuvolive non è un campeggio dove montare le proprie tende – spiega ancora – perché sono già installate direttamente sulla terra. Sono arredate con letti comodi e svariati accessori. Elementi della tradizione siciliana si mescolano ai più moderni, dando vita a soluzioni uniche e originali. E’ soprattutto una nuova tipologia di vacanza che associa l’idea di giorni all’aria aperta senza rinunciare al lusso. Ma è anche un’idea sostenibile per integrare il lavoro agricolo con l’aspetto turistico. L’attività vera e propria del glamping ha inizio ad aprile e si conclude a settembre, lasciando posto alla raccolta delle olive Nocellara del Belice e alla produzione di olio. L’impresa agricola, durante tutto l’anno offre i suoi spazi anche per momenti conviviali, come degustazioni o piccoli eventi”.
“Siamo riusciti a non ostacolare la vita aziendale, inserendo le tende e servizi tra i nostri alberi – prosegue – Le tende sono sprovviste di energia elettrica proprio per vivere in pieno l’aspetto naturalistico di questa esperienza. Il target è vario, la famiglia che vuole fare vivere un “ avventura” ai figli, la coppia che si trova di passaggio, e i nostri primi ospiti, gli amici, hanno fatto da tester aiutandoci a capire come si vive in tenda, quali erano le cose di cui sentivano il bisogno”.