Per anni Opel Zafira ha rappresentato una delle automobili più votate al traino delle caravan.
Amata dai caravanisti certamente per le sue doti come trattrice che ben si combinano a quelle di automobile versatile, comoda berlina per i lunghi viaggi e con la capacità di carico da furgonetta.
La nuova Opel Zafira Life, presentata lo scorso Gennaio in anteprima mondiale al Salone di Bruxelles, debutta sul mercato italiano a 20 anni esatti dall’introduzione della prima serie della monovolume tedesca. Esposta in anteprima al Salone di Parigi del Settembre 1998 e lanciata nella Primavera dell’anno seguente, la Opel Zafira è stata la prima monovolume compatta a 7 posti (2-3-2), ma soprattutto la prima nella quale non era necessario smontare dall’abitacolo alcun sedile per variare la configurazione degli interni ed il numero dei sedili utilizzabili. La flessibilità dell’abitacolo, le dimensioni esterne contenute (era realizzata sulla stessa piattaforma dell’Astra) e il prezzo competitivo furono le carte vincenti di questo modello di cui in dieci anni la Casa tedesca costruì oltre 2 milioni di esemplari.
Con ogni tipo possibile di motorizzazione
Un discorso a parte merita la sportivissima versione OPC con motore 2,0 litri turbo-benzina da 192 CV (141 kW), presentata nel 2001, riconoscibile per la grintosa carrozzeria ricca di appendici aerodinamiche e in grado di raggiungere i 220 km/h. Super-prestazioni a parte, la Zafira OPC rispecchiava la strategia commerciale della Opel.
In quegli anni questa monovolume fu proposta con motorizzazioni differenti che nel suo caso spaziavano dai 1.600 ai 2.200 cc. Nel 2006 la Zafira fu addirittura il primo modello Opel disponibile con quattro tipi differenti di alimentazione possibile: benzina, gasolio, metano e GPL. Nel frattempo, a partire dal 2000, sulla base della Zafira il centro ricerche della Casa tedesca iniziò lo sviluppo del veicolo sperimentale HydroGen a fuel-cell alimentate ad idrogeno.
Nel 2005 la seconda serie
Al Salone di Ginevra del 2005 fu presentata una seconda generazione di Opel Zafira caratterizzata da ingombri decisamente superiori (era più lunga di 15 cm), cosa le permetteva di proporsi come alternativa a modelli di fasce superiori. La nuova Zafira si presentava poi profondamente rivisitata nell’estetica e soprattutto arricchita di importanti contenuti tecnologici e di soluzioni che ne accrebbero ulteriormente la funzionalità. Questo è il caso, ad esempio, dell’autotelaio elettronico IDS Plus, che garantiva un ottimo compromesso tra tenuta di strada e comfort di marcia, del tetto panoramico SkyFlex con quattro grandi pannelli vetrati e cinque scomparti porta-oggetti integrati ove riporre piccoli oggetti e del sistema Flex Organizer, che permetteva di sfruttare al meglio lo spazio disponibile nel bagagliaio.
Arriva la Tourer
Nel Salone di Francoforte 2011 fu presentata la terza serie, altrimenti nota come Zafira Tourer, che aveva dimensioni esterne ulteriormente aumentate rispetto alla precedente edizione (era più lunga di 19 cm, più larga di 12 e più alta di 5 cm). Due particolarità stilistiche erano rappresentate dai gruppi ottici inseriti in alloggiamenti a forma di boomerang che riprendeva quanto visto su Ampera e dalla nervatura nella zona sottoporta che riprendeva quelle già introdotte su Insigna e Astra-J.
Il sistema Flex 7 era proposto in una versione evoluta che permetteva di fare scorrere, reclinare o scomparire completamente i tre singoli sedili della fila centrale in maniera indipendente l’uno dall’altro oppure abbattere il sedile centrale e spostare verso il centro i due sedili esterni in modo da far avere più spazio per i due occupanti.