Capita ma bisogna essere anche tanto fortunati. Alludiamo alla presenza di una Knaus Schwalbennest, modello 2011, nel campeggio in cui si soggiorna.
E’ capitato a noi, qui al camping Orchidea, nei pressi di Baveno, sulla sponda sabauda del lago Maggiore, ma è un evento non così consueto. Ma ripercorriamo le tappe di questa storia e di comprenderà facilmente il perché di tale affermazione.
Correva l’anno 2011 e il gruppo Knaus-Tabbert era appena uscito da uno dei momenti più bui della sua storia con l’ultimo fallimento.
Per rilanciare il marchio Knaus, il nuovo management capitanato dall’Amministratore Delegato, di chiara origine italiana, Giovanni Marcon, decise di riprendere in mano il progetto della prima roulotte mai prodotta dalla casa di Jandelsbrunn, la Schwalbennest, ovvero il Nido di Rondine. Quindi un ritorno al futuro con una caravan del 1961.
Ecco quindi che venne approntata una produzione di solamente 150 esemplari celebrativi, uno dei quali è presente in questi giorni dove noi soggiorniamo.
Il prendere il primo progetto e riportarlo in auge è una operazione che il gruppo tedesco aveva già portato avanti con successo ed è quello della T@B che altri non è se non l’aggiornamento in chiave moderna dell’intatto primo esemplari Tabbert mai prodotto.
A differenza però di T@B che è andata poi ad inserirsi nel segmento delle “istante classic”, assieme a nomi di alto rango come l’Eriba Touring e la Adria Action, la Knaus Schwalbennest riedizione 2011 è finita lì, con quei 150 esemplari prodotti, sempre su telaio tubolare Knott anche se in questo caso dotato di stabilizzatore Winterhoff.