di Sergio Campanella
Ciao, sono Sergio, ho 42 anni e da 40 sono un caravanista.
Lo so, sembra l’inizio di una seduta di alcolisti anonimi, ma chi come me è un campeggiatore incallito, un po’ di dipendenza da questo stile di vita lo ha, con la sola differenza che non abbiamo la minima voglia di disintossicarci.
In tutti questi anni di campeggio, ho conosciuto tantissime persone che adorano questo tipo di vacanza ed ho notato un comun denominatore, in particolar modo tra chi utilizza il camper o la caravan, quale?
Mi rivolgo a tutti voi, caravanisti o camperisti che siate; quando siete sotto il vostro tendalino o veranda in compagnia dei vostri vicini di piazzola, non vi è mai capitato di andare a parlare delle vostre roulotte, del vostro camper? No? Che bugiardi che siete!
Capita sempre così, con la frase tipo:” ah! Bella quella soluzione per……”. Basta, da li comincia la, concedetemi la forzatura del termine, “ la competizione”. Ebbene sì, ognuno comincia a elogiare il proprio mezzo, perché non ce né di storie, in nostro sarà sempre il migliore. “ Vuoi mettere la comodità del movimentatore, niente fatica, la muovi con un dito, non tornerei mi indietro”……”vero, comodo, ma non prendertela, ma chi usa il movimentatore, lo fa solo perché non è capace di far manovra con l’auto”.
Questo è un esempio, ma vi assicuro che non si sa come mai, ma “il mio serbatoio è più grande, sì ma io ho fatto montare questo, io quell’altro” e così via.
Questo modo di comportarsi, credo che sia una caratteristica dell’indole umana, perché l’uomo deve sempre dimostrare agli altri e soprattutto a se stesso che le scelte che fa, le decisioni che prende, sono sicuramente giuste e corrette, e tra noi campeggiatori, questa necessità acquista una valore in più; proprio per questo motivo ho sempre cercato di capire il perché e sono arrivato a una conclusione , tanto semplice quanto logica.
Il nostro camper, la nostra caravan non sono altro che la nostra seconda casa, quel micro mondo nel quale troviamo tutte le comodità, le emozioni e i ricordi di vacanze, fine settimana, ponti. Ebbene sì, belle e confortevoli come casa nostra, non ce ne sarà mai in nessun’altra parte del mondo, la attrezziamo come se arredassimo casa nostra, la curiamo maniacalmente perché così facciamo con la nostra casa. Jovanotti in una canzone diceva “Voglio andare a casa (la casa dov’è?) la casa è dove posso stare in pace”, ed è verissimo, solo una cosa possiamo aggiungere noi campeggiatori “(la casa dov’è?) la casa è in montagna, al lago o al mare, dove vuoi te!”