di Lorita Puccetti
Il ministero del Turismo, nell’ambito del primo Forum internazionale del settore che si è tenuto nelle giornate del 24 e 25 novembre scorsi a Baveno, sul Lago Maggiore, ha reso noto che nel corso del 2023, il turismo italiano si è riavvicinato ai numeri record segnati nel 2019, con un -1,7% nelle presenze nelle strutture ricettive e un -0,1% nei passeggeri sui voli, e con il 2023 ancora da chiudere, sarà un dato che finirà in pareggio, se non anche con un sorpasso, tenendo conto del +22% di prenotazioni aeree rispetto l’anno precedente della stagione autunnale.
Dunque dobbiamo riflettere in due direzioni, la prima ci induce a comprendere come la luna di miele tra i nuovi camperisti e caravanisti che si approcciavano al nostro settore perché impossibilitati ad altro tipo di vacanza, è concluso.
La seconda direzione che le nostre riflessioni devono prendere è di archiviare definitivamente il periodo 2020 – 2022 come una sorta di bolla del periodo pandemico che nulla avevano e hanno a che fare con il mondo reale e dunque prendere a riferimento dati e cifre del 2019 come indicatore.