Ecco una bella notizia che, purtroppo, non riguarda l’Italia.
Infatti parleremo di Spagna dove le strutture campeggistiche possono riaprire le attività. Oltre mille sono i campeggi già pronti e per aprire i cancelli ai campeggiatori, ai caravanisti e ai camperisti basterà solo che il ministero della Salute vidimerà il protocollo predisposto per il settore dall’Istituto di qualità turistica della Spagna (Icte), che si applica a tutti gli stabilimenti nel Paese, indipendentemente dal tipo, dalla categoria o dalla dimensione.
Noi italiani che in questi mesi siamo stati abituati ad annunci roboanti, a cui poi non si è dato seguito con altrettanto fragore, suonerà strano, ma è veramente questioni di pochissimi giorni, neanche una settimana. Il protocollo richiede la predisposizione di un piano di emergenza in ogni campeggio che identifichi i rischi, disponga le risorse umane e materiali necessarie, compresi i dispositivi di protezione individuale, e determini come agire se venissero rilevati casi di sintomi di Covid-19 tra clienti o dipendenti.
Come spiegato in una nota della Federazione spagnola dei campeggi (Feec), ai dipendenti vengono imposte il distanziamento sociale, le misurazioni della temperatura e la “raccomandazione” di fare il test, nonché, tra le altre misure, la disinfezione di oggetti personali e strumenti di lavoro.
Per i clienti, saranno incoraggiate la prenotazione e il pagamento online con mezzi elettronici, oltre a evitare le visite alla reception, e verranno assegnate le piazzole, dando priorità a quelle libere da almeno 48 ore, con la possibilità, se necessario, di lasciare uno spazio vuoto tra due occupate., nel caso le stesse risultassero più piccole di 40 metri quadrati.