Lunedì 12 agosto 2024, restiamo fermi nel campeggio di Montolieu per dirigerci con le auto e uno scooter alla volta di Rennes le Chateau.
Il posto è famoso per la chiesa, di origine templare ma forse anche catara e che è avvolta da numerosi misteri, alcuni dei quali non fa nulla per nasconderli, come la scritta in latino all’ingresso: “questo è un luogo terribile”, dove il terribile è rivolto ai maligni, tant’è che poco dopo troviamo una statua del diavolo, sofferente, che sorregge la conca con l’acqua benedetta e sopra gli angeli che formano una croce; a dimostrazione della potenza della chiesa.
Una chiesa piccola, ma con misteri in abbondanza, come i Santi che adornano le pareti e le cui iniziali compongono la parola “Graal”, come il sacro Graal che qui non viene identificato come la mistica coppa ma piuttosto come “sangue reale”, ossia la tesi portata avanti fin dal 1099 dai Savi di Sion secondo cui la dinastia di Re David di Israele approda per linea diretta di sangue a quella dei francesi Merolingi.
E poi la statua della Madonna che sorregge Gesù Bambino e quella di San Giuseppe, un altro pargolo, gemello del primo che sarebbe Giovanni il Battista, quindi fratello di Nostro Signore e non cugino.
E poi la tomba della Maddalena che già per i Savi di Sion era la moglie di Gesù e tanto altro ancora.
Serata dedicata alla visita di Motolieu, un paesi di 700 anime con il record mondiale di librerie aperte e funzionanti, se ne trovano anche sei o sette per ogni strada o vicolo.
Domani giornata dedicata, pioggia permettendo viste le previsioni, alla visita di Carcassonne.
(foto di Cristina Avallone, tutti i diritti riservati)