di Michela Turchi
Noi eravamo quelli delle vacanze on the road, moto + tenda, senza meta e senza prenotazione.
Dopo aver girato in lungo e in largo la nostra italia, ci siamo dati all’Europa, Capo Nord, Islanda, un viaggio tra Los Angeles e Las Vegas con Harley a noleggio nel lontano 2002.
Con l’arrivo del cane siamo passati a Jeep e tenda da tetto Maggiolina, prima esperienza la Corsica, con pernottamenti meravigliosi girando per la costa e l’entroterra.
Equipaggiamento mantenuto con la nuova formazione cane + prima figlia, Isola d’Elba e poi via!, due settimane in Croazia nel 2005, interrotte al secondo giorno di vacanze per una brutta caduta, bruttissima frattura, con necessità di rientro urgente di notte in italia.
Equipaggiamento mantenuto anche con la nuova formazione, cane + figlia + secondogenita di 6 mesi: 2 settimane di mare con 10 giorni di pioggia quasi ininterotta nell’estate 2006.
La certezza che con una formazione come la nostra la vacanza poteva essere libera e facile solo con un mezzo: la roulotte.
A Rimini quindi andammo in fiera cercando chi ci potesse dare informazioni, trovammo poco o niente, anzi, più niente che poco.
Qualche mega modello da stanzialoni, nessun venditore che ci sapesse aiutare, e parecchi consigli di scegliere il camper, il vero sinonimo di vacanza in libertà.
Alle nostre domande:
e se cado e mi rompo un braccio e devo correre in ospedale di notte, come ci era successo?
e per andare a fare la spesa o un giro in centro con cane e due figlie?
e per lasciarla al mare un mese per nonni e nipoti?
e per girarci in inverno?
Lasciammo la fiera e andammo su Internet, pochissime le informazioni.
A distanza di 12 anni per fortuna le cose non stanno più così. La roulotte è una scelta possibile anche da molti concessionari, i più professionali ovviamente.
In fiera si trova qualcosa da vedere.
Alcuni produttori di accessori e rimorchi fanno un egregio lavoro di educational.
Ma lei ci aspetta in rimessaggio, non si usura quasi niente, non invecchia il motore, non passano nuove normative che la rendano inutilizzabile o invendibile, svalutazione minima.
Arriverà presto il giorno in cui le due adolescenti andranno in vacanza da sole e noi ritorneremo on the road.
Il problema della caravan è uno solo: devi fermarti in un posto e visitare i dintorni “a margherita” con il veicolo trattore e molto spesso non si trova dove fermarsi (a meno che non sia un campeggio dove il rimorchio è “guardato” …perchè non lo si può abbandonare dove capita per muoversi con la vettura); con un’ autocaravan ma di piccole dimensioni (non i “giganti” oltre 7 metri che almeno secondo i costruttori rientrerebbero nei 3500 Kg di massa complessiva …ma come fanno ????) si può anche accedere nelle città; il mio è “solo” 5 metri ed all’ interno c’è TUTTO l’ indispensabile per 4 persone adulte anche per assenze di mesi ora che sono in pensione… …purtroppo allle fiere le autocaravan didimensioni “ragionevoli” se ne trovano ben poche 🙁